Se mi dovessero chiedere qual è la cosa che attualmente mi piace di più del mio lavoro risponderei che è la biodiversità. Di progetti, di persone, di cose da scrivere, di modi e momenti per farlo. Dalle attività di team building a portali scientifici di approfondimento sull’anemia da carenza di ferro, da amministratori delegati a contadini 2.0, da comunicati stampa per una nuova medical partnership a post sull’organizzazione di ritorno da un weekend londinese, dai pennarelli colorati alle 9 in ufficio a Evernote e Pomodoro sull’Intercity 588 diretto a Venezia Mestre.
Tutto questo mi fa dire ok, mi ritengo fortunata: faccio un lavoro fico.
Per questa mia gratitudine verso la ricchezza di sfaccettature del nostro lavoro, quando ho saputo che i ragazzi di Ti Coltivo stavano cercando una nuova agenzia di comunicazione a cui appoggiarsi, ero elettrizzata. I nostri clienti principali sono nel campo della nutraceutica e della farmaceutica, settori molto (passatemi il termine) abbottonati e seriosi. Il caso, o chi per lui, ha voluto però che queste realtà si siano sempre mosse anche nel mondo delle sponsorizzazioni sportive e questo per noi significa eventi a cui partecipare o da organizzare dall’inizio alla fine come le decine e decine di eventi di running (per mia somma gioia) o la stessa Regata degli Isolotti di settimana scorsa.
Per cui, a una rispettabilissima varietà si poteva aggiungere un altro tassello altrettanto ricco al suo interno e con un tocco molto green-eco-bio-filiera corta-km0-vegan power-ecc ecc…!
TiColtivo è una realtà che ha una storie bellissima. Sono partiti in tre: due Francesco e un Alessandro. Sono nati nel 2013 come azienda agricola, coltivando e consegnando a domicilio frutta e verdura fresca di stagione. Sono cresciuti in fretta e il loro progetto ha assunto nuove forme e dimensioni: avevano bisogno di una casa.
Dopo lunghe ricerche hanno trovato quello che faceva al caso loro: un ex distributore rimosso e bonificato che ha permesso di far nascere anche Casa TiColtivo. Adesso sono molti di più e, oltre a coltivare la terra, hanno creato un posto che unisce i concetti di mangiar sano, slow-food, riduzione dell’impatto ambientale mixati in idee alternative di commercio, comunità e cultura.
Un’ulteriore nota positiva legata a questo progetto è, di nuovo, la varietà di aspetti e valori da tirar fuori e l’esigenza di dare voce ad ognuno di essi. Quindi un sito con un e-commerce snello e funzionale alla mutabilità delle offerte in corso, un email marketing pensato e strutturato a dovere, uno spazio online che rispecchi tutte le attività di Casa TiColtivo come concerti, cene sociali, mostre, dibattiti, normalissimi o stravaganti aperitivi tra piantine di timo, una griglia di arrosticini e i ragazzi del Birrificio Clandestino.
Come potevamo non innamorarci di un progetto simile?
Certo, le giornate in cui l’e-commerce non funziona la poesia svanisce e viene rimpiazzata dai nervosismi e strepiti che accomunano qualsiasi lavoro, però dobbiamo dirlo: ne andiamo particolarmente fiere.