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Lancia Y Alberta Ferretti: la forza della Semplicità.

Quando si guarda un bel programma in tv, di solito, quello della pubblicità è il momento destinato ad una corsa veloce in bagno o alla preparazione della lavastoviglie.

Per i professionisti del settore potrebbe essere una verità non semplice da digerire, però bisogna essere realisti.

Ma, in fondo, lo sanno anche loro che questa è la regola non scritta della funzione effettiva della pubblicità ad uso e consumo della “casalinga di Voghera”.

 

Ogni regola che si rispetti, però, ha la sua eccezione. Ogni tanto, infatti, ci si imbatte in degli spot che ti inchiodano sul divano e che si fanno seguire come se fossero uno spettacolo vero e proprio, che va oltre il prodotto che stanno reclamizzando.

Un prodotto che magari nemmeno ci interessa, ma che è impacchettato in un contenitore così accattivante che vescica e piatti da lavare possono aspettare qualche minuto in più.

Magari è uno spot senza alcun effetto speciale alla Marvel, senza messaggi urlati o strombazzati da musiche e sonorità improbabili, niente di ostentato o appariscente. Semplicità che diventa Valore.

E quando questa Semplicità si fonde con creatività, comunicazione, bellezza in un unico spot, vuol dire che si è fatto davvero centro.

 

Ed è quello che accade con lo spot della Lancia Y Alberta Ferretti realizzato dall’agenzia Armando Testa.

Ci troviamo in una location essenziale, un atelier, dove la bellezza delicata di Cristiana Capotondi si specchia durante la prova di un abito. Il riflesso riproduce la sua immagine, ma il vestito è di un altro colore ed è indossato da un’altra anima, incarnata in un alter ego sbarazzino.

In un duetto spolverato da suggestioni alla Lewis Carroll, inizia un inseguimento tra i vari specchi della sala, fino a quando le parti si invertono perché, dallo specchio, una mano afferra la protagonista catapultandola nella prigione del mondo dei riflessi.

Uno scambio veloce, con il riflesso che è diventato carne nella vita reale; una ragazzina nel corpo di donna che annusa e assapora con la meraviglia di un’Alice contemporanea tutto ciò che incontra, con sguardi sorpresi ad ogni battito d’ali che incrocia.

 

Un saluto rispettoso ad Alberta Ferretti nel suo breve cameo, poi l’incontro con l’automobile, parcheggiata fuori dall’atelier, che ha il potere di ipnotizzarla e conquistarla con le sue linee, il suo colore e le sue caratteristiche tecniche ed estetiche.

Un sorriso le si disegna improvvisamente sul volto: all’interno dell’auto, attraverso il vetro, vede l’immagine della prigioniera degli specchi che ora è al volante e che, con un’intraprendenza che nelle prime scene non le apparteneva, le prende la mano e la trascina in auto, dove le due anime finalmente coesistono complici.

 

Il tango argentino, lo stesso meraviglioso brano utilizzato nella scena del ballo di Al Pacino in Scent Of A Woman, accompagna i 45” dello spot adattandosi alle sfumature caratteriali della protagonista che solfeggiano insieme in un tira e molla in cui la coesistenza sembra impossibile.

Poi il finale, in cui la musica appoggia sul comodino le scarpette classiche, indossa gli anfibi e infila le dita nella presa elettrica, trasformandosi in un tango rock con la protagonista che finalmente convive con la sua sfaccettatura più frizzante.

Tante personalità. La tua.” La chiusura perfetta, una sintesi che dice tutto.

Un difetto dello spot? Dura troppo poco.

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