Il tuo sito web non è accessibile? Ecco perché potrebbe costarti caro
Hai mai pensato che il tuo sito potesse essere più accessibile? Se la risposta è no, ti stai perdendo un’opportunità! Non solo stai ignorando un aspetto fondamentale per la tua audience, ma rischi anche di non essere pronto per le nuove normative legali che stanno arrivando.
Cos’è un sito accessibile e perché è cruciale
Un sito accessibile è un sito che può essere utilizzato da tutti, anche dalle persone con disabilità. Non stiamo parlando solo di persone con problemi di vista, ma anche di chi ha difficoltà motorie, uditive o cognitive. Se pensi che le persone con disabilità siano una parte irrisoria del tuo target ti sbagli: oltre il 15% della popolazione mondiale ha delle difficoltà a navigare, e se tu non rendi il tuo sito fruibile per tutti, stai tagliando fuori una fetta importante di potenziali clienti.
Ma l’accessibilità non riguarda solo chi ha disabilità. Un sito ben strutturato, con contenuti chiari e navigazione intuitiva, migliora l’esperienza per tutti gli utenti, aumentando il tempo di permanenza (dwell time) e riducendo il tasso di abbandono (bounce rate).
SEO e accessibilità: l’accoppiata vincente
Sapevi che molti dei miglioramenti che rendono il sito accessibile sono anche super amici della SEO? Alcuni principi chiave dell’accessibilità, come una corretta gerarchia degli heading (H1, H2…), testi alternativi per le immagini e una navigazione chiara, non solo aiutano chi utilizza lettori di schermo, ma favoriscono anche il posizionamento sui motori di ricerca. In altre parole, facendo un favore agli utenti, fai anche un favore al tuo ranking su Google. Win-win!
Accessibilità digitale: cosa dice la normativa?
L’Unione Europea sta rafforzando il quadro normativo per l’accessibilità digitale. Ecco le scadenze più importanti da conoscere:
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- 2025 – Entra in vigore l’European Accessibility Act (EAA)
Questa direttiva impone alle aziende che offrono beni e servizi digitali di adeguarsi agli standard di accessibilità (basati sulle WCAG 2.1) entro il 28 giugno 2025. L’obbligo riguarda e-commerce, app, servizi bancari, piattaforme e-learning e molti altri settori. - Obblighi già in vigore per il settore pubblico
In Italia, la Legge Stanca (Legge 4/2004), aggiornata nel 2018, già impone l’accessibilità per i siti web e le app della Pubblica Amministrazione e di aziende con concessioni pubbliche. Dal 2022, queste realtà devono pubblicare annualmente una Dichiarazione di Accessibilità per attestare la conformità. - Multe e sanzioni
Le aziende che non si adeguano entro il 2025 rischiano sanzioni economiche, oltre a una perdita di reputazione e visibilità online. Meglio muoversi in anticipo!
- 2025 – Entra in vigore l’European Accessibility Act (EAA)
La tua azienda è pronta per le nuove normative del 2025?
28 giugno. La data entro cui tutte le Piccole e Medie Imprese (PMI) che offrono prodotti e servizi digitali sul mercato dovranno adeguarsi alla normativa: European Accessibility Act (EAA). Si salvano per ora le microimprese.
Tic-tac, tic-tac! Agisci subito per non restare indietro.
Non c’è tempo da perdere! Migliorare il tuo sito ora significa fare un favore a te stesso e ai tuoi utenti.
Non solo rispetti le normative, ma rendi la navigazione più user-friendly e accessibile a un pubblico più ampio. E ricorda: ogni passo che fai verso l’accessibilità contribuisce anche a un miglior ranking su Google!

Ecco la formula vincente! Investire nell’accessibilità è una scelta strategica. Non è solo un obbligo legale, ma un’opportunità di business e responsabilità sociale.
Tutto questo però è solo un assaggio!
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